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Amministrazione condivisa bene comune: la formazione per il welfare locale

In un’epoca in cui cresce il bisogno di risposte concrete e partecipate ai bisogni sociali, l’amministrazione condivisa si propone come un modello innovativo, capace di rimettere al centro il senso di comunità e la responsabilità collettiva. Non più un approccio verticale, ma un modo nuovo di costruire il bene comune, insieme.

Cos’è l’amministrazione condivisa?

È un modello che punta a valorizzare il ruolo attivo dei cittadini e delle cittadine nella gestione dei beni comuni. Attraverso una collaborazione tra amministrazioni pubbliche, enti del terzo settore e società civile, l’amministrazione condivisa supera la logica del “fare per” e promuove il “fare con”.

Il progetto: “Amministrazione condivisa bene comune”

Questa visione prende forma concreta attraverso il progetto “Amministrazione condivisa bene comune, di cui siamo partner, nato per promuovere la cultura della collaborazione e favorire l’adozione di buone pratiche tra tutti gli attori coinvolti nei processi di sviluppo del welfare locale.

Il progetto è pensato in tre linee d’azione principali:

  • Webinar introduttivi: brevi seminari online per fornire le basi culturali e normative necessarie a comprendere il modello;
  • Corsi di formazione: percorsi d’aula da 16, 24 o 32 ore, per sviluppare competenze pratiche, relazionali e trasversali utili ad applicare concretamente l’amministrazione condivisa;
  • Azione di sistema: un’attività trasversale per assicurare il coordinamento del progetto, il monitoraggio dei risultati, il dialogo tra pubblico e privato e la sostenibilità delle reti nel tempo.

A chi si rivolge?

Il progetto è aperto a tutte le persone residenti o domiciliate in Emilia-Romagna, indipendentemente dalla loro situazione occupazionale, interessate a partecipare in modo attivo alla trasformazione del welfare di comunità.

In particolare, è rivolto a:

  • Amministratori pubblici: funzionari, assessori, consiglieri che vogliono portare nuove competenze nei propri enti e approfondire le dinamiche dell’amministrazione condivisa;
  • Professionisti del Terzo Settore: imprenditori sociali, responsabili di associazioni e volontari che intendono contribuire a progetti di innovazione sociale;
  • Cittadini e cittadine motivati a essere protagonisti nella gestione dei beni comuni e nello sviluppo locale.

Il valore formativo dell’iniziativa

Attraverso un catalogo di webinar e una proposta di corsi formativi integrabili, i partecipanti avranno la possibilità di acquisire sia conoscenze teoriche, come i riferimenti normativi e giuridici, sia competenze pratiche e relazionali. L’obiettivo? Rendere concretamente attuabile l’amministrazione condivisa nei contesti reali.

Elenco completo dei webinar

  • La riforma del Terzo Settore: tra innovazione giuridica e gestione responsabile
  • Dal Welfare Tradizionale al Welfare Collaborativo: un nuovo modello di amministrazione condivisa per lo sviluppo sociale – la legge regionale per il Terzo Settore
  • Co-programmazione, Co-progettazione, convenzioni per valorizzare beni pubblici (dal codice del Terzo Settore al codice degli appalti – art. 151)
  • Nuove frontiere dell’amministrazione condivisa: facilitare la collaborazione tra attori pubblici e gli enti del Terzo settore (DM 72 e le linee guida regionali)
  • La relazione di fiducia: il ruolo delle organizzazioni di secondo livello per promuovere una cultura della condivisione tra ETS e PA (Forum, CSV, ANCI)
  • Ascolto del territorio, quali fabbisogni esprimono le nostre comunità e come raccoglierli e leggerli
  • I registri delle organizzazioni del Terzo Settore: dal RUNTS ai registri di settore, conoscerli per navigarli

Elenco completo dei corsi

  • Strumenti per la progettazione – 16 ore
  • Strumenti per l’attivazione della cittadinanza attiva – 16 ore
  • Co-progettazione: laboratorio di sperimentazione – 24 ore
  • Come strutturare e rispondere a bandi di co-progettazione e convenzionamento per diverse tipologie di ETS – 16 ore
  • Gestione degli accordi di partenariato e gestione dei progetti – 24 ore
  • Le forme di raccolta fondi e le modalità di finanziamento delle attività – 16 ore
  • Comunicare e generare valore intorno alle azioni di amministrazione condivisa – 24 ore
  • Co-costruzione di un piano di sviluppo di azioni condivise – 32 ore
  • Nuovi modelli di rete a supporto dell’innovazione sociale – 16 ore
  • Workshop pratici di user experience e mobile thinking – 16 ore
  • Tecniche di risoluzione creativa dei problemi – 16 ore
  • Laboratorio pratico su creazione di gruppi di lavoro e strategie condivise – 24 ore
  • Best & worst practices di co-programmazione e co-progettazione 16 ore
  • Piano di Azione Europeo per l’Economia Sociale (SEAP) e progetti transnazionali – 16 ore
  • Laboratori teorico-pratici sulle novità normative, giurisprudenziali e di prassi di interesse comune – 16 ore

L’azione di sistema

I partner del progetto lavoreranno insieme per garantire il buon funzionamento dell’iniziativa e monitorare i risultati raggiunti. In particolare, si occuperanno di:

  • capire i bisogni reali delle persone coinvolte, raccogliendo informazioni utili a progettare le attività in modo completo e mirato;
  • monitorare e migliorare le attività formative, valutando sia i risultati ottenuti dai partecipanti, sia come rendere durature nel tempo relazioni e collaborazioni;
  • creare occasioni di dialogo tra pubblico e privato, attraverso momenti di confronto e discussione.

Il progetto “Amministrazione condivisa bene comune” non è solo un percorso formativo, ma una vera occasione di crescita personale e collettiva. Un invito a ripensare il ruolo dei cittadini nella cosa pubblica e a costruire, insieme, un modello di welfare più partecipato e vicino.

 

Partner del progetto: Demetra Formazione, RetEnaip Emilia-Romagna, AECA, ANCI Emilia-Romagna, CNA Formazione Emilia-Romagna, Csv Net Emilia-Romagna, Forum Terzo Settore Emilia-Romagna, Irecoop Emilia-Romagna.
Enti promotori: Legacoop Nazionale, Confcooperative Nazionale e UPI – Unione Province Italiane.

Il progetto è realizzato con le risorse del Fondo Sociale Europeo 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna. Operazioni Rif.PA 25-23958/RER, 25-23959/RER e 25/23960/RER approvate con DGR n. 870/2025 del 09/06/2025.

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